malvasia petnat

Vino Spumante Malvasia

DENOMINAZIONE Vino Spumante Malvasia

UVE Malvasia

ZONA DI PRODUZIONE comune di Canosa Sannita, a 300 M s.l.m. esposto a sud-est. I vigneti sono situati nel paesaggio agricolo alle pendici del Parco della Majella dove la presenza millenaria dell’uomo ha preservato una biodiversità agricola altrove scomparsa.

VENDEMMIA manuale in cassette di legno e in cesti di salice e canna.

SUOLO i terreni sono di medio impasto tendente al calcareo ed hanno conservato la loro naturale fertilità grazie allo scarso sfruttamento del suolo da parte dell’uomo.

IN VIGNA il vigneto Marabelle costituisce un elemento di grande valore agronomico e naturalistico. Le pecore provvedono al controllo naturale e intelligente della flora autoctona spontanea e alla concimazione naturale portando lo spirito animale nel vigneto. Le lavorazioni meccaniche sono ridotte al minimo. Dal posizionamento dei vigneti su un fianco della montagna è possibile comprendere che a livello fitosanitario le piante richiedono pochi interventi e relativi solo all’uso del rame e lo zolfo.

ORIGINE DEL VITIGNO  l’origine del nome è da attribuirsi ad un vino che era prodotto a Malta. Era un prodotto di pregio commercializzato da Venezia. i molti vitigni denominati malvasia hanno spesso in comune soltanto il nome, derivante dalla città greca del peloponneso monenbasia che significa “porto ad una sola entrata”, città che, per assonanza con il nome greco, fu ribattezzata dai veneziani “Malvasia”.

IN CANTINA la tecnica di spumantizzazione ancestrale si basa sulla fermentazione in vasca bloccata a un tenore di zuccheri (raffreddamento del mosto a 6°c e 18g/lt di residuo zuccherino) che garantisce dopo l’imbottigliamento la presa di spuma senza l’aggiunta di saccarosio. il vino rifermenta in bottiglia e la maturazione dello spumante avviene “sur-lie” ovvero sui propri lieviti che danno un aspetto velato e opaco, in contrasto con la brillantezza e la luminosità delle bollicine degli spumanti convenzionali. Lo spumante ottenuto con la “tecnica ancestrale” non è da confondere con gli spumanti brut nature, pas dosé o dosaggio zero in quanto questi prevedono l’aggiunta di saccarosio in rifermentazione per la presa di spuma.

VISTA oro antico con bagliori di arancio.

OLFATTO dotato di un corredo aromatico ricco e complesso. Ampio spettro di terpeni floreali su sfondo delicatamente speziato e note erbacee e di idrocarburi.

GUSTO Fresco e aromatico l’assaggio, di buona lunghezza e gradevolmente sapido.

TEMPERATURA DI SERVIZIO 6-8°c

N.B. LO CONSIGLIO ABBINATO con antipasti e crudi di pesce, crostacei, ma anche da sorseggiare con risotti o paste delicati, primi e secondi piatti a base di pesce.